Raccolta delle olive: una tradizione familiare
Dal rito tradizionale alla qualità moderna
Mani indurite di operai zelanti, teli pesanti stesi sotto gli alberi sin dall’alba, calore del fuoco che scioglie la brina mattutina, profumo di olive fresche nell'aria: la raccolta delle olive è un rito antico, una celebrazione della terra e dei suoi frutti.
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Erano gruppi di cinque persone, distribuiti sotto l'ombra degli olivi. Mentre quattro si arrampicavano con abilità da veri equilibristi tra i rami, una raccoglieva le preziose olive dalle parti più basse dell’albero.
Gli strumenti erano semplici: una scala a pioli, dei teli pesanti su cui le olive cadute dallo sfregamento trovavano la loro prima dimora. Questa danza tra l'uomo e l'albero, coordinata dal guardiano del terreno, iniziava con le prime luci dell'alba e si estendeva per sei ore, in perfetta sintonia con la natura.
In questi momenti di laboriosa devozione, anche i più piccoli avevano un ruolo: raccogliere le olive sfuggite ai teli. E mentre le dita gelavano nelle fredde mattine di dicembre, i fuochi accesi diventavano piccole oasi di calore, intorno ai quali si radunava la famiglia.
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Le donne, anima della casa e del terreno, sistemavano i teli e raccoglievano le olive, quando non erano immerse nella preparazione del cibo. E poi c'era quel momento speciale, quando tutti si fermavano per la colazione. Pane abbrustolito sul fuoco e condito con la “cumbost”, un mix saporito di peperoni, sedano, aglio, olio extravergine e prezzemolo.
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Con il passare del tempo, tradizione e innovazione si sono fuse: da piccoli rastrelli, a bastoni, fino agli scuotitori moderni. In ogni goccia di Credo, c'è l'essenza di questa storia, di questa terra, di questa famiglia.
Credo però, non si ferma solo alla tradizione: nonostante la raccolta a mano abbia gradualmente lasciato spazio alla modernità, l'essenza di questo rituale è rimasta invariata garantendo sempre un olio d'oliva di eccellente qualità.